Domenica 22 aprile è finita la session di stampa dei Letterpress Workers. Da mercoledì 18, per cinque giorni, sei fra i migliori tipografi europei si sono alternati ai rulli, inchiostrando, stampando e incidendo. Rose Gridneff e Alex Cooper sono arrivati con un complesso lavoro sull’elettricità e una poesia di Decio Cinti che, onestamente, non conoscevamo. Pete Burke ha portato avanti un progetto legato all’RGB e poi, tanto per non raffreddarsi, una poesia di Kerouac. Thomas Gravemaker, oltre a comporre e stampare qualsiasi cosa (compresi dei ramoscelli), ha insegnato a tutti i suoi trucchi del mestiere. Mark Pavey è passato dalla stampa dei caratteri direttamente a quella della sua mano (incisa sul lynoleum). John Cristopher, oltre alle stampe, ha usato martello e cesello per scrivere la parola LAVORO sul marmo.
Tutte le loro produzioni, insieme a quelle di Cabaret Typografie, & Type, Lucio Passerini, Roxy Columbus e ovviamente le nostre sono in mostra da mercoledì 2 maggio, all’Archivio Sacchi, via Granelli 1, Sesto San Giovanni (MM1 Sesto Marelli), dalle 10 alle 18. Ingresso libero.
Le prime foto della session, fatte da Thomas Gravemaker, sono qui. Le altre a breve!
Update: ecco le foto di Pete Burke